16 dicembre 2010

Sul potere occulto

Di René Guénon

È questa per noi una nuova occasione per ritornare su alcuni punti di questo problema, così complesso e così controverso, del Potere Occulto, sul quale l’ultima parola non è stata detta e forse non lo sarà  per lungo tempo ancora…
E’ necessario dire che esistono dei “poteri occulti”  di ordini differenti, esercitanti la loro azione in domini ben distinti, attraverso i mezzi appropriati ai loro fini rispettivi, e ciascuno dei quali può avere i suoi Superiori Sconosciuti.
Così un “potere occulto”di ordine politico e finanziario non dovrà essere confuso con un “potere occulto” di ordine puramente iniziatico ed è facile comprendere che i capi di quest’ultimo non si interessino affatto alle questioni politiche sociali in quanto tali: essi potranno addirittura avere una assai mediocre considerazione di coloro che si consacrano a questo genere di attività…
Un altro punto da tenere presente è che i Superiori Incogniti, di qualunque ordine siano e qualunque sia il campo in cui vogliono agire, non cercano mai di creare dei “movimenti”, secondo un’espressione che oggi è molto alla moda: essi creano solamente degli “stati d’animo, il che è assai più efficace…
È incontestabile, anche se alcuni si dichiarano incapaci di comprenderlo,  che la mentalità degli individui e delle collettività può essere modificata da un insieme sistematico di suggestioni appropriate; in fondo, l’educazione stessa non è altro che questo, e non c’è qui nessun “occultismo”
Del resto non si dovrebbe dubitare che una simile facoltà di suggestione possa essere esercitata [..] da uomini “in carne ed ossa”, quando si vede, per esempio, una folla intera suggestionata da un semplice “fachiro”, che d’altronde non è che un iniziato dell’ordine più inferiore…
Questo potere di suggestione non è dovuto, tutto sommato, che allo sviluppo di certe facoltà speciali;  quando esso si applica solo al dominio sociale e si esercita sull’ “opinione”, è soprattutto questione di psicologia: uno “stato d’animo” determinato richiede delle condizioni favorevoli per stabilirsi e bisogna  sapere o approfittare di queste condizioni favorevoli, se esistono già, o provocarne la realizzazione.
E’ forse questo il pericolo più grave, soprattutto se  i Superiori Sconosciuti sanno, come è il caso di ammettere, modificare questa realtà collettiva che si chiama “opinione”; è un lavoro di tal genere che venne effettuato nel corso del XVIII secolo e che condusse alla “Rivoluzione” e, quando questa scoppiò,  i Superiori Sconosciuti non ebbero più bisogno di intervenire; l’azione dei loro agenti subalterni era pienamente sufficiente. 

Di René Guénon. 
Da "Riflessioni a proposito del Potere Occulto", articolo del 1914 per "La France Antimaçonique", presente oggi nella raccolta di articoli dell'autore initolata "La Tradizione e le tradizioni", 2003 Edizioni Mediterranee.

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