13 dicembre 2010

Considerazioni sul Medioevo



Secondo la visione storica che oggi viene comunemente accettata, il Medioevo è stato un periodo oscuro e dominato dall'ignoranza. Questo concetto è ben radicato nella nostra società, e lo stesso termine "medioevo" è stato concepito con un'accezione negativa, se non fortemente dispregiativa. Questa "età di mezzo" viene vista infatti come un'epoca decisamente buia, quasi un "errore di percorso" (che sarebbe durato oltre un millennio), situato tra due epoche "positive": il periodo greco-romano e l' "età moderna". Questo punto di vista è però tutt'alto che lucido, e prende in considerazione solo aspetti materiali, economici o "tecnologici". Anche quando vengono esaminati gli aspetti culturali, ci si sofferma soprattutto su quelli "profani", tralasciando per lo più quanto abbia a che fare con il Sacro... ma d'altronde un atteggiamento diverso svilirebbe la tanto amata "dea ragione".
Esiste in realtà un'altra visione del medioevo, altrettanto distorta; essa è più recente ed è solo apparentemente opposta alla prima. Consiste nel pensare quest'epoca sempre come "irrazionale", ma in un senso che si vorrebbe positivo: nasce così un medioevo, popolato di maghi e folletti, streghe che volano su manici di scopa e castelli infestati da fantasmi. Una concezione, derivata per lo più dal "romanticismo", che risulta decisamente grottesca - e che ovviamente ha poche pretese di "storicità" -, ma che purtroppo è egualmente presente nell'immaginario collettivo.

La credenza che il medioevo sia stato un periodo "oscuro" deriva invece dalle idee dell'umanesimo e dell'illuminismo.
Entrambe queste "correnti di pensiero" contribuirono a demolire il mondo tradizionale, che era basato sui princìpi superiori. Fu infatti grazie ad esse che la concezione teocentrica medievale fu sostituta con una concezione antropocentrica, e sempre grazie ad esse gli autentici dogmi -ispirati ai principi divini- vennero sostituiti con altri dogmi. Erano però "dogmi umani", o meglio falsi dogmi, come quelli  della "democrazia" o della "laicità" che, da un certo momento in poi, sarebbero diventati incontestabili.
Il "vecchio" modo di pensare fu dunque accusato di essere "restrittivo" per l'uomo o per la "dea ragione". Inoltre, mano a mano che ci si allontanava dal medioevo - sia nel tempo, che nella mentalità -, invece di percepire tutto questo come una decadenza, si inneggiava al "progresso" e all' "evoluzione".
In questo modo oggi i "moderni" ritengono di poter guardare dall'alto verso il basso chi li ha preceduti ed aveva perciò una "mentalità da medioevo".

Bisogna anche notare che (solitamente) si disprezza del medioevo proprio quanto ci fu di positivo, come ad esempio  la struttura della società.
Quella medievale era infatti una società veramente basata sulla religione e da ciò derivava una concezione "sacrale" di quasi ogni azione, anche della "vita quotidiana"; ma derivava anche un certo "ordine", intrinseco alla comunità stessa. Ciascuno aveva il suo ruolo, sia all'interno della famiglia, che complessivamente all'interno della società. Quest'ultima era organizzata in classi determinate (oratores, bellatores, laboratores)  e difficilmente ci sarebbe stato spazio per "idee rivoluzionarie", oppure per "movimenti" che propagandassero la distruzione di quest'ordine.

Soprattutto, però, si deve tener presente come per un uomo del medioevo non potesse essere messa in discussione la religione, che costituiva veramente un punto fermo, incrollabile, della società. Il "relativismo", tanto caro a certi nostri contemporanei - e che costituisce forse un altro "falso dogma" moderno -, era del tutto impensabile; così come era impensabile che qualcuno potesse creare "religioni fai da te" o che sorgesse qualcosa di simile alle "religioni ambientaliste" che si stanno diffondendo oggi. E ritengo che fosse così non tanto "per paura dell'inquisizione", ma perché effettivamente certi valori, certi principi, venivano giustamente considerati come assoluti.
Il Medioevo è stato dunque tutt'altro che un periodo buio o dominato dall'ignoranza. Se l'opinione oggi prevalente afferma il contrario, questo dipende solo dalla mal comprensione; mal comprensione di una società che, sotto certi aspetti, era nettamente superiore alla nostra.

4 Commenti:

  1. Sono d'accordo solo in parte.
    Per quanto riguarda l'organizzazione sociale posso condividere nel senso che io considero la struttura del "villaggio" dove tutti si conoscono e si aiutano a vicenda la migliore possibile (anche se la popolazione dovrebbe essere molto inferiore rispetto all'attuale).
    Per il resto non credo si possa dire che nel medioevo fosse migliore rispetto alla nostra epoca.
    Per quanto l'"evoluzione" in diversi campi penso sia indubbia: nel medioevo ti curavano ogni male con un salasso o ti amputavano gli arti,ti mettevano al rogo se sostenevi che la terra gira in torno al sole oltre alle famose "streghe" messe la rogo,mezzi di tortura brutali consentiti ed anzi incoraggiati,ecc.
    Il problema del nostro tempo è che i progressi fatti hanno portato al comsumismo estremo e al regno dell'ego che porterà inesorabilmente alla fine della nostra società...se si fosse mantenuto un tipo di vita sostenibile avremmo potuto beneficiarne appieno.

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  2. Sono daccordo con Josephuss per certi versi e molto poco con Nick.
    Una società ideale non è costituita con una specie di democrazia in cui il popolo rimane comunque fuori dalle vere scelte, schiava dell'arroganza della razionalità e soprattutto della ribellione.La ribellione di fornte alle autorità, a Dio e al Destino, molto considerato nel Medioevo. Viviamo in un'epoca in cui non esistono più veri valori e basta guardarsi attorno per notarlo; è divenuto il regno dell'arroganza, della presunzione e del "dio denaro"...
    C'è bisogno di ordine e non di caos... E la struttura sociale del Medioevo era ordine. La dignità umana forse era allora molto più rispettata che ora.
    L'autorevolezza del re non veniva messa in dubbio e veniva cresciuto per sostenere il suo compito di guida e far rispettare le leggi. E neppure la vera spiritualità, quella della fede verso Dio non veniva messa in discussione, in ogni azione veniva chiesta la benedizione di Dio. Ora ci si manda all'inferno e si venera l'inferno... Per non parlare giustamente delle nuove religioni considerate "più spirituali"... quando la spiritualità è altro a mia modesta opinione.
    C'era molto più rispetto per il Vero che ora.
    E sarebbe stata una società perfetta se non fosse per le ingiustizie commesse a quel tempo, come la schiavitù, l'inquisizione, il ruolo sottovalutato e sottomesso delle donne e degli schiavi, per le brame di potere e per i mali che sempre hanno accompagnato questa Epoca.
    Forse possiamo considerare il Medioevo come il riflesso sporco di una società ideale, almeno questa è la mia opinione.

    Giulia.

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  3. Salve, mi spiace intervenire a gamba tesa, apprezzo molto i tentativi di diffondere la cultura ed il dibattito, ma credo che questo debba avvenire quando alle spalle si hanno delle buone basi e senza faziosità. Purtroppo devo dire che sia il testo che i commenti mi paiono scritti da persone abbastanza a digiuno riguardo a quella che è la reale storiografia medievale:
    1) La visione che dice essere "oggi comunemente accettata" è in realtà la visione che avevano gli storici fino a metà '800 (mi riferisco ovviamente a quella di "secoli bui")
    2) Per ciò che riguarda tutto il paragrafo sui "principi superiori" mi pare quasi tutto un delirio dettato da opinioni sue personali e lontano da qualsiasi serio studio storico
    3) Le idee rivoluzionarie umanistiche e illuministe sono derivate proprio da quel mondo medievale dove secondo lei:
    "difficilmente ci sarebbe stato spazio per "idee rivoluzionarie", oppure per "movimenti" che propagandassero la distruzione di quest'ordine."
    Altrimenti mi potrebbe spiegare da quale mondo sarebbero arrivate tali idee? Dalla Luna forse? La verità è che il medioevo era un mondo estremamente plastico e in continuo cambiamento dove la chiesa aveva potere, ma non assoluto come lo dipinge, così lei si macchia di vedere il medioevo sia come un'epoca oscura (perché un'epoca dove in mille anni niente cambia e tutto rimane uguale non può che essere chiamata oscura), sia come un mondo "fantasy" dove tutte le persone sono disposte a credere a tutto (folletti, angeli e streghe).
    4)La sua citazione dell'inquisizione è quantomai fuori luogo ed indice della sua scarsa preparazione perché lei si sta riferendo nei suoi strani e faziosi ragionamenti a un'epoca antecedente al '400 (quando nasce l'umanesimo), ma purtroppo il medioevo da lei citato non vedrà mai un processo dell'inquisizione contro le streghe, bensì solo contro le eresie catare, valdesi ecc. All'epoca l'inquisizione non aveva il potere di inquisire su nient'altro, le streghe le lasci al 400/500 e al "Malleus Maleficarum".
    Ci sarebbe tantissimo altro da dire, ma non voglio dilungarmi oltre con spiegazioni che penso andrebbero sprecate. Per quanto riguarda gli altri due commenti che sono stati fatti prima del mio, beh non perderò altro tempo a commentarli.
    Saluti,
    F.

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  4. Come spesso succede, mi chiedo se chi commenta ha letto e compreso a fondo l'articolo. Ma andiamo con ordine.

    La visione positivista e materialista che considera il Medioevo un'epoca buia, è ancora oggi quella prevalente. Ci sono le dovute eccezioni, chiaro, ma di eccezioni appunto si tratta. Anche tra i cattolici di oggi il Medioevo è visto molto spesso con disprezzo, come una parte della nostra storia di cui si deve provare vergogna.

    2)Se non hai compreso il riferimento ai principi superiori (e per tali intendo dire spirituali) su cui il Medioevo si fondava, posso farci poco. Non tutti infatti sono in grado di comprenderlo... abbi pazienza.
    Le idee rinascimentali e a maggior ragione quelle dell'illuminismo non hanno niente a che vedere con lo spirito del Medioevo e con la sua mentalità. Anzi, fu proprio il sorgere delle idee "Rinascimentali" (che in confronto alle precedenti sono un'"anomalia"), a porre fine al Medioevo.

    Poi dici:
    lei si macchia di vedere il medioevo sia come un'epoca oscura (perché un'epoca dove in mille anni niente cambia e tutto rimane uguale non può che essere chiamata oscura), sia come un mondo "fantasy" dove tutte le persone sono disposte a credere a tutto (folletti, angeli e streghe).

    Perdonami, ma questa è una tua invenzione pura e semplice. Mi riferivo proprio a questo quando dicevo che le persone spesso commentano senza leggere o capire l'articolo. Dove ho mai scritto che nel Medioevo la gente era credulona e viveva in un mondo fantasy? Anzi, ho detto esattamente il contrario... cioè che questo tipo di visione è propria del Romanticismo e che è storicamente infondata!
    Un saluto

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