18 dicembre 2010

Il Prete Gianni in un poema cavalleresco




Per la comprensione di questo articolo consiglio la lettura del post precedente


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A casa ho un vecchio libro, del 1933, intitolato. È un poema epico cavalleresco, scritto (tutto in rime) da un certo di Messina.
Il libro non è molto conosciuto, e del baffuto autore so molto poco; su internet ho trovato solo questa pagina che lo riguarda…a quanto pare il suo non è stato un libro di grande successo, anche se comunque la qualità dello scritto mi sembra notevole.
A dire il vero non ho ancora finito di leggere il libro; l'altro giorno però, mentre lo sfogliavo, mi è caduto l'occhio su due parole:
                              
                                          Prete  Gianni

Sono tornato così indietro fino a leggere i primi versi che si riferiscono a questo personaggio. Tra i versi è descritta la storia di un cavaliere, di nome Guerino, che dopo alcune peripezie riesce a raggiungere il regno del Prete Gianni. Ciò che mi ha stupito è quello che l'autore dice del Prete Gianni: questi viene infatti presentato come re e sacerdote (anzi, come “sommo Sacerdote”) a capo di un gruppo di altri 12 sacerdoti. Esattamente quanto riferito dal Guénon. Inoltre la città del Prete Gianni viene qui chiamata Terra della Verità. Questo sarebbe perfettamente coerente con la leggenda (secondo la quale gli abitanti di quel paese non conoscono la menzogna) ma anche col fatto che, sempre secondo Guénon, il centro capeggiato dal “Re del Mondo” conserverebbe integralmente il sapere tradizionale…e dunque la Verità. Ora, Guénon ha pubblicato il suo lavoro sul Re del Mondo nel 1927, mentre il poema è di qualche anno più tardo, quindi il poeta potrebbe aver tratto dall’autore francese queste informazioni. In altri punti del poema però mi sembra di scorgere tracce di un linguaggio simbolico…e mi è venuto il dubbio che il siciliano potesse avere delle sue precise conoscenze; magari in futuro tornerò su questo punto. Intanto scrivo qui i versi che riguardano il Prete Gianni, con qualche comento.


Canto Diciottesiomo

36
"...Per attestar che sia la cosa vera,
Che detta abbiamo, qui chiamar si fa,
Questa ricca città, fin dov'impera
Vita, la terra della Verità"

[...]

41
Sulla sedia suddetta era seduto
In manto ricco il più sacerdotale
Un vecchio venerando mai veduto
In bianco pelo giù spoglia mortale.
Sul di lui capo, già tutto canuto,                              
Pura maestà rendea mitria papale,                       
Ed altre sedie, sei di marmo bianco                             
A mezza luna a guisa di ogni fianco.                     
                                                                              
[Il Prete Gianni è re (pura maestà) e Sacerdote (mitria papale); più avanti lo si chiamerà "sommo Sacerdote". A ciascuno dei suoi fianchi ci sono sei  sacerdoti ("minori", come viene detto dopo), per un totale di dodici]


42
Sacerdoti altrettanti su queste erno
Assisi e sul cappello loro scritte
Queste parole ad onta dell'inferno,
Ricamate di gioie preziose e fitte:
Uomo, se non vorrai per tempo eterno
Il tuo lasciare, osserva a voglie dritte
Prudenza, Fede, Carità, Speranza
E Giustizia e Fortezza e Temperanza!

[Sul copricapo sono scritte, "ad onta dell'inferno", le virtù cardinali - Prudenza, Giustizia Fortezza e Temperanza - e le virtù teologali - Fede, Carità e Speranza -]

43
Al di sopra del sommo Sacerdote,                         
Piena la Croce sacra si vedea,
E dietro il trono di cotanta dote
Una pianta di vite vi si ergea
Che per tutta la sala a doppie ruote                      
Pomposi i suoi rami d'oro spandea                        
E più grappoli d'uva di gioielli                               
Fatti sì che parevon proprio quelli.                     
                                                                                                                                                          
[La vite ha una grande importanza simbolica e non a caso dall'uva deriva il vino, che viene usato nell'Eucarstia. Si può notare anche che, secondo la Genesi,  Melchisedek, nel suo sacerdozio, offre pane e vino (Gen14,18). Si veda il post precedente per il paragone tra questo personaggio biblico e il Prete Gianni]

[...]

47
Guerino, nel mirar siffatte cose,
Rimase così pien di meraviglia;
Qual chi sogna del ciel siffatte le più gioiose
Scene e non sa se dorme o  pur se viglia
Tre volte si prostrò pria che si espose,
Tenendo sempre fitte al suol le ciglia,
Gettato ai piè del sommo Sacerdote
Che di Mosè tenea le sante gote.

48
Il Prete Gianni, tre volte dicendo,
A media voce: Miseremini miei,
La benedizion gli diè, facendo
Cenno di terra alzarlo alcun di quei
Sacerdoti minori; rimovendo
Sì verso l'eroe: Dimmi chi sei?
A che giungesti in questo santo suolo?
Qual è la tua terra? Di chi sei figliolo?

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6 Commenti:

  1. Salve, sono una laureanda presso l' Università di Pisa e discuterò una tesi riguardante il Prete Gianni. Ho cercato notizie sulla raccolta di poesie sopracitata senza però alcun esito. Saprebbe suggerirmi dove poterla trovare?
    La ringrazio per l'attenzione.
    Cordialmente
    Alice Di Stefano

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  2. Salve, purtroppo l'edizione è molto rara, e oltre a quella originale degli '30 non credo che ce ne siano altre. Ad ogni modo ho scoperto che questo poema è una messa in versi del romanzo cavalleresco " Il Guerrin Meschino" di Andrea da Barberino (1410). La trama è all'incirca la stessa anche se, facendo un confronto tra le due versioni, mi sembra che il poeta siciliano abbia inserito qualche interessante dettaglio simbolico in più. Se vuoi chiedere qualcos'altro chiedi pure, e in bocca al lupo per la tesi!

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  3. Grazie mille per le le informazioni che mi hai fornito. Purtroppo, in giro per i rivenditori di libri antichi, non ho trovato altro che facce turbate dalla mia "strana" richiesta :). Volevo chiederti: i versi che hai qui sopra riportato, sono gli unici in riferimento al Prete Gianni?
    Grazie ancora!

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  4. Eh, immagino :) la copia di cui sono in possesso ce l'ho perché mio nonno era amico dell'autore, e penso che siamo state stampate davvero poche copie. Sul Prete Gianni c'è poco altro, sempre all'interno dello stesso canto. Se vuoi ti posso scansire le strofe che lo riguardano.
    Comunque non so se hai hai letto il post precedente, lì ho fatto qualche accenno al valore simbolico della figura del Prete Gianni, prendendo in considerazione quanto dice Guénon in "il re del mondo", opera che secondo me contiene spunti interessanti :)

    A presto!

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  5. Sì sì, avevo letto l'interessantissimo intervento su "Il re del mondo" di Guénon così ho scaricato l'opera :) Se non fosse di troppo disturbo, e se c'è qualcosa in più rispetto a quanto hai pubblicato, sarei felice di poter leggere quelle strofe, grazie!

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  6. nessun problema, se voi puoi darmi l'indirizzo di posta elettronica su josephuss@tiscali.it così te le invio

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