17 dicembre 2010

La leggenda del Prete Gianni e il Re del Mondo


Avverto (entrambi) i lettori del blog che il post di oggi serve come premessa al prossimo articolo, nel quale parlerò di qualcosa che ho scoperto da poco.
La premessa che faccio qui è sufficiente per comprendere pienamente il prossimo post, tuttavia a chi volesse approfondire ulteriormente l'argomento consiglio la lettura del libro "Il re del Mondo" di René Guénon.
----------
La leggenda del Prete Gianni cominciò nell'anno 1165, quando una misteriosa lettera pervenne all'imperatore di Bisanzio Manuele I Comneno. La missiva era stata scritta da un personaggio che si presentava come "Giovanni Presbitero, grazie all'Onnipotenza di Dio, Re dei Re e Sovrano dei sovrani". Sempre nella lettera, il mittente avrebbe sostenuto di essere re e sacerdote di un regno situato vicino all'India, dove vigeva sempre la pace, le persone vivevano felici e non conoscevano la menzogna; a detta del Prete Gianni, inoltre, nel suo regno "la terra stilla miele ed è ricolma di latte" e "non v'è scorpione nè serpente che strisci sull'erba; gli animali velenosi non possono entrarvi nè fare male ad alcuno".

Di questa particolare lettera vennero a conoscenza, tramite degli ambasciatori, il Papa e l'imperatore (Barbarossa), ma di fatto non se ne fece nulla, e del Prete Gianni si persero le tracce. In seguito però Marco Polo accennò al Prete Gianni nel suo libro, "il Milione", affermando che "di sua grandezza favella tutto 'l mondo" e descrivendo il suo regno come un luogo fantastico, prospero e pieno d'ogni ricchezza. Altri erano invece pronti a giurare che questo regno custodisse il Santo Graal, o che addirittura lì si trovassero la fonte dell'eterna giovinezza ed il Paradiso Terrestre.
Siamo qui di fronte a racconti dove gli elementi storici si mischiano col mito e la leggenda;
dove a volte i fatti narrati possono assumere sia un valore letterale che un valore simbolico.
René Guénon nel suo libro "Il re del Mondo" prende in esame, tra gli altri, anche questo personaggio leggendario e lo accosta alla figura biblica di Melchisedek, suggerendo come infondo questi due personaggi possano rappresentare simbolicamente la stessa cosa. Anche Melchisedek infatti è sia re che sacerdote, poiché, stando alla Scrittura, egli è contemporaneamente "re di Salem" e "sacerdote di Dio altissimo" (Gn 14:18).

Il Prete Gianni è inoltre re dei re "grazie all'Onnipotenza di Dio"; quindi la sua figura è caratterizzata da una grandissima autorevolezza, che viene direttamente da Dio. Allo stesso modo Melchisedek è "sacerdote di Dio altissimo" e secondo San Paolo è addirittura superiore ad Abramo ed è "reso simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in eterno".
René Guénon sostiene inoltrte che questa figura, che possiamo chiamare "Re del Mondo", non designa tanto un individuo in particolare, poiché costituisce prima di tutto un principio. Questo principio si può poi manifestare in un determinato "centro" tradizionale e può essere effettivamente rappresentato da una persona:

"Tale principio può essere manifestato da un centro spirituale stabilito nel mondo terrestre,  da un'organizzazione incaricata di conservare integralmente il deposito della tradizione sacra, di origine «non umana» per mezzo della quale la sapienza primordiale si comunica attraverso le epoche a coloro che sono in grado di riceverla. Il capo di tale organizzazione, in quanto rappresenta Manu stesso [questo principio] potrà legittimamente portarne il titolo [di Re del Mondo] e gli attributi; inoltre, dato il grado di conoscenza che deve aver raggiunto per esercitare la sua funzione, si identifica realmente col principio di cui è in un certo modo l'espressione umana".
(René Gueénon, Il Re del Mondo)

Sempre secondo Guénon, il vertice di questa organizazione deve essere composto da altri dodici membri, dal momento che questo numero lo si ritrova costantemente in moltissimi centri tradizionali: si pensi ai dodici Apostoli, ai dodici cavalieri della tavola rotonda, ai dodici paladini conti di Carlo Magno, o ai dodici membri del consiglio circolare del Dalai Lama.

------------
Continua:

11 Commenti:

  1. Ma la figura di Melchisedek non deriva dallo gnosticismo?
    Mi pare che gli gnostici lo consideravano un messaggero del vero Dio per far comprendere agli uomini di vivere all'interno di una prigione ed indicare loro la via per fuggire.
    Gesù era esso stesso Melchisedek,non un uomo in carne ed ossa secondo gli gnostici.
    Il mito di prete Gianni avvalla quindi in qualche modo queste tesi?

    RispondiElimina
  2. Ciao,
    Gli gnostici considerano Melchisedek come un portatore di una conoscenza che andava contrapposta a quella "ortodossa". Qui il punto di vista adottato è molto diverso; non si prendono come riferimento testi gnostici o apocrifi, ma la Genesi (14:18) e la lettera di S. Paolo agli Ebrei. S. Paolo mette in risalto come Abramo viene benedetto da Melchisedek, che riceve sa parte del primo un decimo del bottino di guerra. Ora se c'è questa benedizione, è evidente che i due personaggi sono legati e non in opposizione...e inoltre Paolo dice: "è fuori da ogni discussione che viene benedetto il più piccolo dal più grande"
    e ancora
    "Considerate quanto grande deve essere colui al quale Abramo diede la decima della parte più eccellente, lui il patriarca".
    E quindi tra i due è superiore Melchisedek.
    Sempre dal discorso di San Paolo emerge che il sacerdozio di Melchisedek è superiore al sacerdozio "levitico"...superiore ma per nulla opposto. Nella genesi viene descritto questo sacerdozio di Melchisedek, che consiste nel portare pane e vino...cosa che in seguito farà Cristo nell'Eucarestia. Per questo San Paolo dice che "Melchisedek è fatto simile al Figlio di Dio" (e che al contempo Cristo è Sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek.
    La storia del prete Gianni non è compatile con lo gnosticismo, ma solo con la versione ortodossa (della genesi e di S. Paolo)...tanto che il Prete Gianni, secndo la leggenda, fece in modo che il messaggiò arrivò al papa; segno di riconoscimento della legittima autorità.

    RispondiElimina
  3. Ciao, parte della narrazione del "re del mondo" la conoscevo da narrazioni moderne, ma non avevo minimamente idea che lo spunto della narrazione aveva qualcosa di storico.
    Per "Giovanni Presbitero" invece lo conoscevo da un documentario di la7doc che lo ha accennato in un servizio sui tesori di Salomone, poche e insicure le fonti... ma è sempre e comunque affascinante riflettere sulla storia :)
    Su Melchisedek non ricordo bene... adesso do un'occhiata su wiki... si avevo letto qualcosa del tipo il paragrafo dell'esoterismo, dovrebbe essere comunque una figura importante, da approfondire, ma quante sono le cose da approfondire sob! ;)
    Ciao, ghibli.

    RispondiElimina
  4. Il libro del Guénon consiglio sempre di leggerlo (su internet si trova l'ebook). E' abbastamza breve, molto denso e unico nel sue genere.In realtà Guénon accenna alla storia del Prete Gianni, ma si sofferma di più sul personaggio di Melchisedek ( ne aveva parlato anche il buon Santaruina qui http://santaruina.splinder.com/post/10007327/melchisedek )...come figura, direi di sì, è decisamente importante ;)
    A presto

    RispondiElimina
  5. Non mi soddisfa la resa dei font a schermo, ma gli darò sicuramente una letta veloce; ma il testo è quello che hai pubblicato nel tuo ultimo post o è un'altro? in tal caso se mi dai il titolo o link, intanto vedo quello che hai postato.
    Ciao e grazie :)

    RispondiElimina
  6. Il re del Mondo:
    http://www.hyssopus.org/cms/files/Il%20Re%20del%20Mondo.pdf

    RispondiElimina
  7. Josephuss c'è in giro la versione digitale di "autorità spirituale e potere temporale"?

    saluti, Daouda

    RispondiElimina
  8. Ciao Daouda,
    che io sappia no, ed è un peccato, perchè è davvero un bel testo. E il discorso che fa il Guénon si ricollega, non poco, a quello che è venuto fuori adesso nel blog di Santa. ;-)
    Un saluto

    RispondiElimina
  9. Ciao Daouda :)

    Ciao Josephuss e grazie l'ho appena scaricato, a presto :)

    ghibli.

    RispondiElimina
  10. scusate l'ignoranza......volete fare di una favola antica una verità allora posso capire ma resterà sempre una faqvola

    RispondiElimina
  11. scusate l'ignoranza......volete fare di una favola antica una verità allora posso capire ma resterà sempre una faqvola

    RispondiElimina