18 aprile 2011

Il Vaticano tra complotti e Babilonie


Premessa

Scrivo questo post prendendo spunto da alcuni articoli che ultimamente girano per la rete in ambienti "complottisti", nei quali gli autori vorrebbero dimostrare il carattere "satanico" del Vaticano e di tutta la religione cattolica. La tesi centrale è proprio questa: il cattolicesimo non sarebbe altro che un culto neo-pagano-babilonese, i cui capi sarebbero i principali fautori del Nuovo Ordine Mondiale. La Chiesa di Roma sarebbe inoltre "Babilonia", la grande prostituta che viene descritta nell'Apocalisse di Giovanni. Questo ultimo punto è in realtà molto poco "originale", ma avrò modo di analizzarlo meglio più avanti. Tengo comunque a sottolineare il fatto che questo post non è in alcun modo un "attacco" nei confronti delle persone che hanno diffuso tali articoli, anche perché queste persone non le conosco. Semplicemente desidero qui chiarire alcuni punti della questione, mostrando il mio punto di vista.

La Chiesa di Roma oggi

Credo sia fuori da ogni discussione che la Chiesa cattolica abbia oggi, al suo interno, numerosi e gravi problemi. Di sicuro la condotta di alcuni membri del clero non è esemplare, ma penso che si debba stare ben attenti a non confondere gli atteggiamenti o le dichiarazioni di singoli sacerdoti con l'intera dottrina catolica e con gli autentici insegnamenti della Chiesa. Sono due cose fondamentalmente distinte, e che vanno tenute distinte: non è dalle azioni di un uomo, fosse anche il papa, che si può dedurre se una dottrina è in sè genuina o meno. Inoltre mi preme sottolineare che nel caso dei preti pedofili (faccio questo esempio solo perché è evidentemente il più noto) stiamo parlando di persone che, con i loro crimini, hanno rinnegato in tutto e per tutto la loro fede. Spero comunque che questo punto sia ora sufficientemente chiaro: le azioni dei singoli individui non possono intaccare una dottrina che, per sua natura, è sovrumana.

È altrettanto vero però che la Chiesa, come istituzione, non si trova in ottime condizioni. Ma bisogna tener presente che la triste situazione attuale è stata ottenuta, almeno in parte, da forze esterne alla Chiesa, che hanno voluto (e vogliono) letteralmente sgretolarla. Il passo più decisivo in questo senso è stato fatto con il Concilio Vaticano II (conclusosi nel 1965), che ha apportato alla Chiesa grandi e gravi modifiche; queste ultime non consistono soltanto nell'eliminazione (di fatto) del latino come lingua liturgica, come oggi molti credono. Basti pensare che sono stati introdotti alcuni cambiamenti anche all'interno dei riti, o al fatto che le moderne chiese post-conciliari assomiglino molto più a capannoni industriali che ad autentici luoghi di culto. Questo tentativo di "protestantizzare" la Chiesa cattolica è stato portato avanti, molto probabilmente, da forze esterne al cattolicesimo; l'obbiettivo è chiaramente quello di indebolire la Chiesa, non certo quello di farla diventare una super-potenza del Nuovo Ordine Mondiale. Tra l'altro, credo che a chi vede il Vaticano come il movimento a capo del "complotto globale" manchino prima di tutto alcune conoscenze storiche. Già a partire dalla fine del medioevo, infatti, la Chiesa cominciò a perdere parte del suo potere; questo processo di indebolimento non si è mai arrestato, e continua tuttora in maniera piuttosto accelerata. Ora, davvero è credibile l'ipotesi secondo la quale chi è a capo di un complotto mondiale ha un grandissimo interesse ad indebolire il suo stesso potere? In tutta sincerità, dal punto di vista logico, questa teoria mi sembra un po' debole.

Tra impero romano e antica Babilonia

Un altro punto contestabile di questa tesi è che, stando ad essa, la Chiesa cattolica costituirebbe una sorta di nuovo impero romano-babilonese [ :D ].
Sinceramente non ho ben compreso quale grande correlazione ci sarebbe tra l'impero romano e l'antica Babilonia, ma cerchiamo di procedere con ordine. Effettivamente c'è una certa continuità storica e culturale tra l'impero romano e la Chiesa: quest'ultima nasce infatti proprio all'interno dell'impero romano, la sua sede è a Roma, la sua lingua ufficiale è il latino, e non è certo un caso se il papa viene chiamato anche pontefice. È questo un fatto che molto spesso viene trascurato, ma al di là di questo mi sembra un'esagerazione dire che la Chiesa è oggi un "impero", anche perché il suo domino temporale si estende solo entro i confini dello stato Vaticano.
Se vogliamo chiamare il Vaticano un "impero", facciamolo pure, ma forse così si ingigantisce un po' la realtà delle cose.

Quanto al collegamento tra la Babilonia antica ed il cattolicesimo, non vengono in realtà portate grandi prove a sostegno di questa tesi: l'unica "prova" consiste nella convinzione che il culto della Vergine Maria sia derivato dalle antiche religioni mesopotamiche, che prevedevano anche la venerazione di alcune divinità femminili. Di questi culti femminili avevo già detto qualcosa (rimando quindi a questo articolo); avevo sottolineato come tali culti fossero legati alla fertilità, e come spesso ad essi fosse legata la pratica della cosiddetta "prostituzione sacra". Il culto della Madonna è invece, semmai, qualcosa di opposto. Anche tralasciando il fatto (non irrilevante) che Maria nel cattolicesimo non è considerata come una dea, credo che chiunque arrivi da solo a comprendere che "verginità" (e quindi "purezza") e prostituzione siano due cose completamente diverse ed in perfetta antitesi tra di loro. Ed è così non solo per la morale cristiana, visto che anche lo storico greco Erodoto di Alicarnasso descrive la pratica della prostituzione sacra, con un certo disgusto, dicendo che essa è l’uso più riprovevole dei babilonesi” (Erodoto, Storie I, 199). Anche dal punto di vista storico è poco credibile che alcuni culti mesopotamici, una volta giunti a Roma, siano stati accettati dai primi cristiani in virtù di uno spirito sincretista. È anche vero che vero che alcune rappresentazioni della Vergine sul trono possono in certi casi ricordare alcune raffigurazioni di divinità precedenti il cristianesimo, ma bisogna tenere presenti due aspetti importanti: il primo è che effettivamente, da un punto di vista pratico, non esistono moltissimi modi di raffigurare una donna seduta (sia che si tratti una dea, della Vergine, o anche di una donna comune). È chiaro quindi che le sculture e i dipinti risulteranno in questo modo assai simili tra loro, e non c'è in questo alcun mistero. La seconda cosa da ricordare è che nella religione ebraica era ed è vietata la rappresentazione della figura umana (le sinagoghe infatti non contengono statue, dipinti, icone, e simili). Col cristianesimo questo divieto venne meno, ma i primi cristiani, ovviamente, non poterono ispirarsi alla cultura ebraica per le loro immagini sacre. È anche plausibile quindi che in alcuni casi sia stato preso spunto da delle tradizioni precedenti (e "pagane"). Ma ciò non significa che l'operazione sia di per sé illecita, soprattutto quando il significato che viene attribuito all'immagine è profondamente diverso (e in questo caso lo è). Anche in quest'ultima situazione, però, non vedo perché mai un eventuale "spunto" debba essere stato preso per forza dall'antica Babilonia, che risulta una realtà particolarmente distante dal cristianesimo, sotto ogni punto di vista.

Babilonia nell'Apocalisse

Come ho accennato nella premessa, chi sostiene questa teoria afferma che la Chiesa cattolica sia il personaggio che nel testo apocalittico viene chiamato “Babilonia” e “la grande prostituta”. Questo tipo di interpretazione in realtà non è affatto nuova, e si è già diffusa in passato tra i movimenti “pauperistici” e tra le sette protestanti. Il più delle volte il solo motivo per cui questa figura biblica viene accostata alla Chiesa di Roma (o addirittura all'intera Urbe) è che nell'Apocalisse c'è scritto che essa si trova su sette teste, le quali rappresentano sette colli. Ma Roma non è l'unica città fondata su sette colli, ed inoltre non bisogna prendere tutto così alla lettera: se c'è scritto che le teste sono dei monti, questo non significa che la parola "monte" non sia da vedere in senso simbolico.
Questo tipo di esegesi, tra l’altro, oltre ad essere piuttosto "grossolana" è anche illogica: se la Chiesa venisse considerata in maniera negativa dall'Autore dell'Apocalisse, per quale ragione all'inizio del libro della Rivelazione (più precisamente nel secondo capitolo) ci sarebbero dei "messaggi" indirizzati "alle sette Chiese d'Asia"? Lo stesso Giovanni inoltre faceva parte della Chiesa e non è perciò molto plausibile l'ipotesi che egli chiami "Babilonia" e "la grande meretrice" la Chiesa di cui faceva parte ("Babilonia" non sta ad indicare nemmeno la "Chiesa degenerata", come vorrebbero alcuni, anche perché, volendosi attenere alle Scritture, la degenerazione non può essere totale, visto che nel Vangelo si legge che "le porte degli inferi non prevarranno contro di essa"). Personalmente quindi non credo affatto che la Babilonia dell’Apocalisse sia la Chiesa cattolica. Non ho comunque la pretesa di dire cosa sia esattamente Babilonia, anche perchè non è detto che essa “esista già”. Identificarla con qualunque cosa esistente oggi, potrebbe implicitamente significare che “i tempi sono vicini”...e questo non lo può sapere nessuno.

Conclusione

Come ho già detto, credo che la Chiesa abbia oggi molti problemi; questo non cambia però il fatto che i suoi veri insegnamenti possano essere ancora validi. Per quanto bui possano essere i tempi attuali, non penso affatto che il cattolicesimo sia un “movimento” a capo del “complotto mondiale”, nè tantomeno una religione “satanica” o “neo-babilonese”.

Tu es Petrus et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam et portae inferi non praevalebunt adversus eam.

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Rosacroce e Gesuiti 

4 aprile 2011

Il Teosofismo, storia di una pseudoreligione


Dopo diverse ricerche, sono riuscito a trovare finalmente un ebook de “Il Teosofismo, storia di una pseudoreligione” di René Guénon.
Credo che questo libro, sebbene sia stato pubblicato parecchi anni fa (è del 1921), sia molto utile per comprendere cosa sia realmente la Società Teosofica e quali siano i suoi scopi.
Il libro svela la vera storia di questa società; una storia costituita, fin dall'inizio, da grandi truffe ed inganni. Spiega anche come le teorie da essa divulgate siano contradditorie, infondate, assurde, e anche molto pericolose. Molto interessanti anche i capitoli che trattano dei rapporti che i teosofisti hanno avuto con la massoneria e altre società segrete, con la “chiesa vetero-cattolica” e con la politica britannica. 
«D’altronde, non crediamo che i teosofisti, al pari degli occultisti e degli spiritisti, posseggano la capacità per riuscire pienamente, da soli, in una simile impresa; ma dietro tutti questi movimenti, non potrebbe esserci qualcosa di altrimenti temibile, che forse neanche i loro stessi capi conoscono e di cui essi, a loro volta quindi, non sono che dei semplici strumenti?»
Il Teosofismo, storia di una pseudoreligione (documento in pdf)

Aggiornamento 14/7/2012: ho aggiornato il link che per qualche ragione ignota non funzionava più. Per scaricare l'ebook adesso basta andare all'indirizzo e cliccare sul tasto "Download" azzurro)