Solo di recente ho fatto caso a questo antico arco in pietra presente nella mia città (Vicenza). Forse è di epoca medievale, anche se non sono riuscito a trovare date certe (di sicuro però è molto recente il negozio della Tim presente all’interno dell'edificio :D ).
Sui pilastri dell'arco sono scolpiti due bassorilievi, ormai semi cancellati dal tempo, raffiguranti delle foglie di vite. L'elemento più interessante del complesso è però l'enorme scritta dal sapore esoterico scolpita sull'arco: SAPIENS DOMINABITUR ASTRIS. Il saggio dominerà gli astri.
Dalle poche informazioni che si riescono a trovare a riguardo, sembra che questo motto sia appartenuto originariamente ad alcune organizzazioni iniziatiche medievali, e che in seguito sia stato utilizzato da società segrete di stampo occultistico. Questo però è accaduto anche con molti altri motti e simboli; basta fare l’esempio dello swastika, che originariamente era un simbolo molto diffuso presso i popoli indoeuropei, e che aveva generalmente un significato positivo, ma che fu abusivamente impiegato dalla Società Teosofica e dal partito Nazionalsocialista. Questi usi sconsiderati ed illegittimi dei simboli non tolgono ovviamente nulla al loro significato originario, che può comunque essere ricercato e riportato alla luce.
La mia attenzione si è quindi concentrata soprattutto sul motto, che ho analizzato così:
SAPIENS (il saggio)
Probabilmente, qui la parola sapiens non sta ad indicare il saggio “comune” o il semplice “erudito”, bensì l'iniziato che è già giunto ad un elevato grado di realizzazione spirituale. In questo particolare contesto per saggio si intende allora chi ha ottenuto non una saggezza ordinaria, ma a una saggezza “divina”, metafisica. Questo, in realtà, lo si può dedurre anche dal resto della frase. Non si capirebbe altrimenti in che modo e in che senso un uomo colto, per quanto vaste ed approfondite siano le sue conoscenze, possa "dominare gli astri".
DOMINABITUR ASTRIS (dominerà gli astri)
Per astri qui si intendono gli “influssi” emanati dai corpi celesti. Secondo la visione astrologica medievale (che, come vedremo, è tutt'altro che estranea alla teologia di san Tommaso d’Aquino) gli astri infatti agiscono con i loro influssi sui "corpi inferiori", e li condizionano. In questo modo, il carattere delle persone ed alcuni comportamenti umani, soprattutto quelli più istintivi, sarebbero in parte influenzati dagli astri.
Per astri qui si intendono gli “influssi” emanati dai corpi celesti. Secondo la visione astrologica medievale (che, come vedremo, è tutt'altro che estranea alla teologia di san Tommaso d’Aquino) gli astri infatti agiscono con i loro influssi sui "corpi inferiori", e li condizionano. In questo modo, il carattere delle persone ed alcuni comportamenti umani, soprattutto quelli più istintivi, sarebbero in parte influenzati dagli astri.
San Tommaso, nella sua Summa Theologiae (I-II, quaestio 115, art. 4), dice però che i corpi celesti non sono responsabili di tutte le azioni umane, perché questo significherebbe negare il libero arbitrio degli individui: gli astri quindi agiscono in maniera più diretta sulle passioni, ma possono agire solo indirettamente e accidentalmente sull'intelletto, dal momento che esso è separato dagli organi di senso. L'uomo può quindi scegliere, con la propria volontà e facendo uso del libero arbitrio, di essere schiavo delle passioni, oppure di dominarle, avvicinandosi così a Dio. Dominare gli astri significa perciò dominare le passioni umane, le quali sono condizionate (almeno parzialmente) dai corpi celesti.
« La maggioranza degli uomini segue le passioni, che sono moti dell‘appetito sensitivo e alle quali possono cooperare i corpi celesti; mentre poche sono le persone sagge che resistono a tali passioni. [...] Infatti gli stessi astronomi dicono che "l‘uomo saggio domina gli astri", nel senso cioè che domina le proprie passioni. »
(Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, I-II, Quaestio 115, art 4)
Di conseguenza, l' "uomo saggio", colui che domina le passioni, è anche colui che è "al di sopra del fato", e la sua volontà si avvicina a quella di Dio (nel senso che egli tenderà a fare la Sua volontà). Se le previsioni degli astrologi (che sono comunque sempre da evitare) si realizzano, questo secondo Tommaso avviene solo perchè il più delle volte gli uomini decidono di assecondare gli istinti.