22 maggio 2011

L'arca, simbolo della Chiesa


Nella tradizione cristiana l’arca di Noè viene spesso intesa come un simbolo della Chiesa stessa. Quest’ultima, infatti, trasporta dei passeggeri (cioè i fedeli), e al suo interno custodisce un bagaglio di inestimabile valore, costituito in primo luogo dagli insegnamenti di Cristo, e anche da una grande dottrina, da antichi simboli e riti. La navigazione dell'arca non è ovviamente sempre facile o esente da pericoli, e così anche la Chiesa è vista come “viandante in questo fluire di tempi malvagi, simile a un diluvio” (1). A volte la tempesta all'esterno può farsi molto violenta, ma non per questo il tesoro che viene custodito all'interno diminuisce di valore.

Anche le singole parti dell'arca vengono prese in esame ed accostate ad elementi della Chiesa. Così i tre livelli di cui è composta l'imbarcazione possono simboleggiare le tre virtù teologali (Fede, Speranza e Carità). La porta d’entrata, presente sul lato dell’arca, rappresenta invece il battesimo, tramite il quale la persona entra nella Chiesa; ma essa simboleggia anche “la ferita con cui fu trafitto il costato del Crocifisso... perché da lì sgorgano i sacramenti con cui sono iniziati i credenti (2)”. Secondo la Bibbia (Gn 6, 15) l'arca è anche alta trenta cubiti, così come trenta erano gli anni di Cristo quando cominciò a predicare il Suo Vangelo (3).
L'arca è inoltre uno strumento di salvezza, anche perchè secondo la narrazione della Genesi solo chi si trovava al suo interno sopravvisse al diluvio universale; allo stesso modo la Chiesa ha da sempre ribadito come solo in essa l'uomo possa trovare la salvezza spirituale (la famosa frase che sintetizza questo concetto è "nulla salus extra Ecclesiam, nessuna salvezza fuori dalla Chiesa")
Quest’interpretazione, ovviamente, non nega il valore storico del racconto dell’Arca di Noè; non si può porre in contrasto con esso perchè i due modi di lettura (letterale e simbolico) si collocano su due piani differenti. Si può comunque notare come nella tradizione Cristiana si tenda spesso ad interpretare l’Antico Testamento alla luce ed in funzione del Nuovo. La parola di Cristo, ovviamente, ha una rilevanza maggiore e ciò che nel tempo viene prima di essa costituisce una sorta di “preparazione” alla venuta del Salvatore. La storia dell’arca quindi, pur essendo contenuta nel vecchio testamento, costituisce una prefigurazione ed un simbolo della Sua Chiesa.
------------- 
Note:
(1) Agostino, La Città di Dio, XV, 26
(2) Agostino, La Città di Dio, XV, 26
(3) Agostino, Contro Fausto Manicheo, XII, 14

4 Commenti:

  1. http://www.wired.com/playbook/2011/06/noahs-ark-replica-olympics

    RispondiElimina
  2. Anche perchè nella Mitologia Sumera si narra di Ziusudra (il Noè Biblico), che riceve istruzioni dal dio En.Ki su come deve costruire l'arca e anche il consiglio di renderla subacquea, tutto questo ben prima in termini temporali del Diluvio Biblico

    Di seguito il Link specifico (non che sito del Sottoscritto)

    http://anunnaki.altervista.org/?p=89

    RispondiElimina
  3. La storia del diluvio ricorre in moltissime tradizioni, non solo nella Bibbia; ad esempio ci sono molte somiglianze anche con la mitologia greca.

    RispondiElimina